martedì 16 novembre 2010

Osso, Mastrosso e Carcagnosso. La mafia Italiana.

Tre cavalieri spagnoli che fondano l’ “onorata società” in Italia. Questa è una nuova storia che ho appreso ascoltando il mitico Saviano ieri sera. Ringrazio “rai 3” per questa opportunità che ci stà regalando. Informazione in Tv. Vorrei riprendere proprio il discorso di Saviano. Un discorso bellissimo e ricco di informazioni importantissime che ognuno di noi deve inserire nel suo pacchetto culturale. Ha iniziato parlando dei  cavalieri spagnoli che dopo essere scappati e rifugiati per 25 anni su un isola sono sbarcati in Sicilia, Calabria e Campania, fondando rispettivamente Cosa Nostra, la Ndrangheta e la Camorra. E’ così che ha inizio la storia MAFIOSA. Una Mafia diversa dalle altre. L’ Italia produce una mafia disciplinata, che segue delle regole ben salde. Produce mafiosi che vengono chiamati in America per risollevare le famiglie mafiose americane, “perché se non hai regole non c’è organizzazione e se non c’è organizzazione finisci presto”. Ma come vengono a formarsi questi mafiosi? Noi gente normale, non appartenente all’ “onorata società” siamo considerati “contrasti d’onore”. E alcuni di questi contrasti d’onore per entrare a far parte della grande famiglia devono prestare un giuramento. Dopo questo giuramento diventano i “picciotti d’onore”. Iniziano una nuova vita. Entrano a far parte di una nuova famiglia. “Prima della famiglia, dei genitori, delle sorelle, dei fratelli viene l’interesse e l’onore della società. Essa da questo momento è la vostra famiglia e se commettete infamia sarete puniti con la morte”. Si può capire che questo giuramento può essere infranto solamente con la morte.  Esiste un albero. L’ albero della scienza, luogo di ritrovo della Ndrangheta che simboleggia le gerarchie ndranghetiste. La società si divide in “società minore” e “società maggiore”. I nomi dei componenti della società maggiore a volte non sono nemmeno conosciuti da quelli della società minore. Compaiono due gradi nella vetta della “società maggiore” che sono stati scoperti da poco. “ Infinito e Conte Ugolino”. Gradi creati a Milano. In Lombardia. Esiste un collegamento tra Ndrangheta e Milano. Un collegamento “d’onore”. Ma ad un certo punto questo collegamento viene spezzato. “I lombardi sono i più forti”. Viene scelto come capo mafioso lombardo un avvocato, Pino Neri, che ha il compito di ristabilire l’ordine e far si che la Lombardia si stacchi dalla Calabria. Compare Nuzzo, boss mafioso Calabrese fu ammazzato perché voleva essere padrone a casa sua. Questa nuova famiglia lombarda si riunisce in un circolo, intitolato a “GIOVANNI FALCONE E PAOLO BORSELLINO”. Vergogna solo al pensiero. In questa riunione viene scritto il codice dell’ onorata società lombarda. Ma avevano bisogno di arrivare ovunque. Nella Sanità prima di tutto. Così Pino Neri si incontrò con un segretario della Lega (LEGA NORD) chiedendo favori politici che alla fine vennero concessi. Ci fu un fondatore della Lega, Gianfranco Miglio che affermò che c’era bisogno di una costituzionalizzazione delle Mafie. Non posso credere che questa gente ora rappresenti la mia ITALIA. La mafia ormai vince prima ancora di puntare la pistola. Vince le gare d’appalto perché offre i lavori al minor prezzo. E perché? Perché dietro ha il narcotraffico che le permette di diminuire i costi dei lavori.  La Mafia è ovunque. Saviano passa poi alla vita di un boss processato col 41 bis! Come fanno a vivere così? Bisogna mettere in conto che prima di essere arrestati i boss mafiosi si auto-recludono in Bunker. Decidono di mettere fine alla propria vita sociale. Decidono di non avere più un anima. Vivono per anni in condizioni pessime. Sotto terra, sotto rampe di scale, sotto muretti a secco. Acquistano orologi che non indosseranno mai, acquistano macchine che non guideranno mai. Mettono alla vita figli che vedranno una volta all’anno. Vivono secondo una nuova filosofia di vita. La filosofia dei Bunker. E noi in Italia abbiamo il maggior numero di Bunker rispetto a tutti gli altri stati del mondo.  Una vera e propria vita rivolta all’onore della “onorata famiglia”. Saviano ieri mi ha portato a conoscenza di tutto questo e di molto altro. E’ un vero uomo. Un uomo che ha scritto un libro e ora è costretto a vivere con 7 uomini di scorta. Un uomo che non ha paura di niente. Che crede nell’informazione. Ma soprattutto crede in un ITALIA MIGLIORE.

3 commenti:

  1. Bel post...davvero bello...e fantastico anche il programma di Saviano, che finalmente da un vero senso alla tv...è un piacere ascoltarlo...o un dispiacere, dipende dai punti di vista...perchè parla di cose che ad ognuno di noi fanno male. Ha ragione a dire che la mafia è più vicina a noi di quanto solo osiamo immaginare...ed è ovvio che questo dispiacere lo da eccome. Ma sentirlo parlare da anche piacere, perchè ci si rende conto che non tutti gli italiani se ne fregano di quello che succede intorno a loro. Ne nascessero un milione come Saviano...e l'Italia non sarebbe quella che è.

    P.S. Complimenti per il blog... :)

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  2. Grazie mille Delia! :) Hai pienamente ragione. Ci parla di cose che purtroppo fanno male. Ma il punto è che lui ci dice la verità. E la verità ai nostri giorni fa male. Ma ringrazio Dio che ci ha donato uno come lui. Uno scrittore che è costretto a vivere sotto scorta per "colpa" di un libro. Ma nonostante tutto continua la sua lotta e coltiva il suo desiderio di informare noi italiani! E' così che bisogna comportarsi. E' così che si costruisce una società. Basandosi sulla verità e sull'informazione. :)

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  3. Una breve citazione...da un film che ho visto l'altra sera...e che consiglio a tutti...mi sembrava opportuna in questo post...

    "Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all'affermazione della verità. E la verità è che c'è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese."
    -V per Vendetta-

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