mercoledì 30 marzo 2011

Se ti tagliassero a pezzetti..

"Se ti tagliassero a pezzetti appartiene a quell'album che Faber incise nel 1981 per risarcire il padre dal pagamento del riscatto del rapimento dell'ottobre-dicembre '79. Un album che è rimasto senza un titolo preciso, ma con un laconico Fabrizio De André scritto nel retro di copertina. E’ una canzone che parla di libertà e nostalgia, speranza e disillusione, amore e perdita, sogno e realtà, anarchia e costrizione. Si narra la storia di una donna, potrebbe essere una donna reale, oppure un amico, un ideale, un luogo, qualsiasi cosa che intriso di semplicità, immediatezza e spensieratezza venga perso o mai raggiunto.Fabrizio assume toni quasi spensierati nel momento della perdita vera e propria, che poi diventano malinconici nel momento di quell’ incontro alla stazione avvenuto si suppone anni dopo quell’addio, dove quell’ ideale è ormai costretto e bloccato dalla convenzione, dalla normalità borghese, dalla legge del “sottostare al proprio superiore” e quella ragazza ormai donna costretta in un “tailleur di grigio fumo”, cammina fianco a fianco al suo assassino, il tempo o la realtà trionfante sul sogno. Ma la conclusione non è negativa come chiunque potrebbe aspettarsi, signora libertà, signorina anarchia può essere sconfitta, cambiata, fatta a pezzetti, ma il sogno, qualsiasi sogno per quanto possa essere bistrattato e ucciso sarà sempre ricomposto con più vigore e forza di prima, grazie a quelle poche forze positive che Faber notava attorno a sé, la natura e le sue componenti."