venerdì 5 novembre 2010

Alla ricerca di E.T.

E' partita oggi la maratona mondiale di osservazioni simultanee a caccia di E.T. organizzata per festeggiare il cinquantesimo anniversario dell' inizio della ricerca di forme di vita extraterrestri. Fino all'8 novembre numerosi radiotelescopi di tutto il mondo saranno puntate nello spazio infinito alla ricerca di altri abitanti dell'universo! Tra queste ci sarà anche l'antenna della stazione radioastronomica di medicina (in provincia di Bologna) dell'istituto nazionale di astrofisica (INAF). INAF ha spiegato che uno degli obbiettivi della parabola sarà Gliese 581 nota per ospitare un sistema planetario che potrebbe contenere un pianeta nella cosiddetta "zona di abitabilità". Tutto iniziò l'estate del 1960, l'anno in cui per la prima volta un radiotelescopio fu puntato al cielo a caccia di extraterrestri, quando negli Stati Uniti Frank Drake, un radioastronomo ventinovenne del National Radio Astronomy Observatory in Virginia punto' l'antenna del radiotelescopio Howard Tatel verso due stelle simili al nostro Sole, Tau Ceti ed Epsilon Eridani. Il suo obiettivo era cercare segnali radio prodotti da civilta' extraterrestri in possesso di una tecnologia che permettesse loro di diffonderli nello spazio. Iniziava cosi' il progetto Ozma, che, sottolinea l'Inaf, apriva un nuovo affascinante capitolo nell'esplorazione dell'Universo. Speriamo che questa osservazione mondiale di alcune parti dell' universo ci porti novità nell'ambito della vita extraterrestre. Lo spazio è troppo grande per contenere solo noi come forma di vita. Non possiamo essere soli. ;)

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