sabato 4 novembre 2017

Vivere.

Ormai è una cosa per pochi, non è concesso a tutti questo privilegio. La maggior parte della gente non sa più cosa vuol dire vivere ma conosce molto bene cosa significa sopravvivere. Ci stiamo abituando a questo. Ci stiamo abituando agli attacchi terroristici, ai continui bombardamenti e a qualsiasi atto di violenza che ormai ogni giorno riempie giornali, riecheggia nei telegiornali e nelle radio, e arriva a noi come una quasi quotidianità. Scusate la volgarità ma tutto questo è una merda. È una merda dover leggere e sentire sempre le stesse cose, è una merda dover vedere sempre sangue. Tempo fa però il mondo si è fermato per l ennesima volta ma in una maniera diversa, in una maniera in cui non siamo affatto abituati ma a cui purtroppo dovremmo esserlo veramente. Perché non lo leggiamo tutti i giorni sui giornali, non ce lo dicono tutti i giorni i telegiornali e le radio, ma i bambini purtroppo muoiono e subiscono violenze inaudite e impensabili ogni giorno. L umanità é morta in Siria dicono. É vero si che quello che è successo in Siria però va ben oltre tutto questo perché la vita di un bambino va oltre tutta questa merda. Ritorno sul mio blog dopo anni di silenzio virtuale, ma ve lo giuro che ho scritto molto e piano piano pubblicherò tutto, ritorno qui proprio per parlarvi e discutere di quel bruttissimo episodio, lo faccio con ritardo proprio per una questione di metabolizzare, il tempo cancella o conferma, qui ha confermato. Vorrei sapere voi cosa avete da dire, vorrei sentirvi, leggervi.. Parliamoci..