martedì 14 dicembre 2010

Vergogna

314-311. Con solo 3 voti in più Berlusconi ottiene la fiducia anche alla Camera. Questa maggioranza fantasma non rende questo governo forte. Penso che la mia Italia non debba essere gestita da questo governo di VENDUTI e INDECENTI. In questo momento ho una rabbia senza paragoni. Ho voglia di gridare al mondo la mia indignazione e il mio ribrezzo verso i fantastici cinque (2 del Partito democratio e 2 di IDV e 1 di FLI) che hanno votato la fiducia al governo. Primo commento di Berlusconi: “me lo aspettavo, grazie a questa ampia maggioranza ed un governo solido...”. Non voglio nemmeno fermarmi ad analizzare queste parole. Spero che capiscano che il Governo non è forte. Spero che capiscano che l’ Italia non si merita questo governo. Spero che capiscano che stanno sbagliando tutto! Voglio solo riprendere una citazione e destinarla a tutti coloro che hanno votato la fiducia: Per quanto voi vi crediate assolti siete lo stesso coinvolti! Rimane solo una cosa da fare: SCATENARE L’ INFERNO!

Tema di un giovane studente: La scuola del futuro!

Ciao a tutti ragazzi! Oggi posto un secondo tema scritto sempre dal mio amico Mauro Guido in cui si parla della scuola del futuro. Come tutti sappiamo se si continua così non so fino a quando si potrà parlare di SCUOLA o UNIVERSITA'! Mauro esprime un suo pensiero e butta giù alcune idee su come si potrebbe Ricostruire la scuola. In questo momento è in corso la votazione della fiducia al governo alla Camera, al Senato la fiducia è passata con 162 voti favorevoli! Speriamo nell'instabilità della Camera e cmq vada, SE NON CADE IL GOVERNO SCATENIAMO L' INFERNO!


LA SCUOLA DEL FUTURO

Nel corso del tempo il mondo scolastico ha avuto senza dubbio dei miglioramenti, passando da un’istruzione rigida, che poneva i professori al di sopra degli studenti con molta autorità e con atteggiamenti molto severi, ad un’educazione che permette agli studenti di avere maggiore autonomia e una certa libertà di dialogo e di confronto con i docenti.
Un netto cambiamento nel mondo dell’istruzione è avvenuto dal 1968, un anno di rivoluzione e di mobilitazione studentesca che ha segnato e influenzato tutto il mondo. Credo, però, che nonostante siano stati fatti molti passi in avanti dal passato al giorno d’oggi, sia necessario progredire ancora di più, per far diventare il nostro sistema scolastico uno dei migliori tra i Paesi più sviluppati.
Gli studenti hanno acquisito maggiore autonomia dalle autorità scolastiche con l’esercizio di assemblee d’istituto e di classe, unici strumenti per permettere ai giovani di confrontarsi e di discutere dei problemi che si incontrano durante il corso dell’anno. Ritengo, però, che non siano sufficienti questi mezzi per ritenersi autonomi e liberi di scelta. Infatti penso che sia necessario che le scuole secondarie di secondo grado aiutino i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro; in alcuni istituti, soprattutto in quelli tecnici, ad esempio, dopo aver conseguito il diploma, si offrono dei contratti agli studenti, che, in questo modo, iniziano da subito a lavorare. Questo non accade, invece, nei licei, dopo i quali l’unica possibilità per gli allievi è di scegliere una facoltà universitaria. Credo che sia importante per i giovani, o almeno per quelli che ne hanno voglia, affrontare degli impegni lavorativi di apprendimento, per un tot di settimane durante le vacanze estive. Questo potrebbe avvenire se a scuola stabilisse degli accordi con aziende e imprese per tutelare al meglio i giovani lavoratori. Purtroppo, però, ciò non è possibile poiché lo Stato vieta ai minori di sedici anni di svolgere qualsiasi tipo di impiego.
Per quanto riguarda gli studi penso che, nonostante l’attuale sistema sia abbastanza efficiente, si possa cambiare ancora qualcosa per permettere un’istruzione più approfondita: nei licei, ad esempio, si potrebbero affrontare argomenti in grado di offrire una preparazione generale completa nei primi due anni e, nel triennio, si potrebbe offrire agli studenti di scegliere dei programmi che trattino in maniera specifica e più approfondita determinate materie; così facendo i giovani avrebbero una preparazione più ampia e completa sugli studi che continuerebbero a svolgere all’università.
Durante i corsi universitari si effettuano già adesso delle specializzazioni che permettono agli studenti di capire in che modo approcciarsi al mondo del lavoro. Esiste, però, un problema molto preoccupante: dopo gli studi, in molti casi, non si trovano degli impieghi e, qualora si riescano ad ottenere, gli stipendi non sarebbero soddisfacenti per chi ha trascorso molti anni della sua vita sui libri per raggiungere delle gratificazioni personali. Quindi è necessario che la scuola instauri dei rapporti professionali con aziende e imprese per permettere ai giovani che hanno terminato gli studi di ottenere sin da subito dei posti di lavoro adeguati.
Un grande ostacolo al giorno d’oggi è rappresentato dai tagli alla scuola pubblica, effettuati dall’attuale governo. In questo modo gli istituti privati si arricchiscono e i giovani che non possono permettersi studi con costi onerosi saranno profondamente penalizzati e probabilmente non vedranno altro che il buio nel loro futuro.
Altri problemi all’interno del mondo scolastico sono, a mio avviso, le raccomandazioni. In una società nelle quale i valori sono stati calpestati dall’opportunismo e dall’arrivismo e dove l’illegalità e la mediocrità morale trionfano, non c’è da sorprendersi se coloro che vanno avanti e ottengono i più alti incarichi provengono da famiglie ricche e influenti in ambito politico. Chi paga ha il futuro assicurato insomma; sembra tutto così assurdo ma purtroppo questa è la realtà in cui viviamo.
Quindi credo che inizialmente sia necessario ristabilire quella serie di valori morali che da tempo manca nella società attuale. Spero, inoltre, che un giorno la scuola possa offrire a tutti i giovani le stesse opportunità e un’equità di giudizio, che permettano a chi veramente merita, di costruirsi un futuro migliore da quello che si presenta oggi.

Mauro Guido

domenica 12 dicembre 2010

Per non dimenticare. 12/12/2010

Ciao a tutti! Scusatemi se purtroppo sono stato assente ma l’università non mi ha permesso di dedicarmi al blog! Spero di farmi perdonare in queste vacanze. Oggi è domenica, splende il sole qui a Torino. E’ il 12/12/2010. Quarantuno anni fa una bomba esplose nella sede della Banca Nazionale dell’ Agricoltura in Piazza Fontana provocando 17 morti e 88 feriti. Altre tre bombe esplosero nel giro di 53 minuti colpendo Roma. E una fu trovata inesplosa nella sede milanese della Banca Commerciale Italiana, in piazza della Scala. Un totale di 5 attentati che colpirono le due città più importanti d’Italia, Roma e Milano. Fu una strage impunita, il 3 maggio 2005 infatti, la cassazione chiuse definitivamente la vicenda giudiziaria confermando l’assoluzione di Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e Giancarlo Rognoni, i tre neofascisti che provocarono la strage. Piazza Fontana insieme alla strage di Bologna viene ricordata come uno dei peggiori eventi della storia italiana del dopo guerra. Tutto questo deve essere ricordato, non bisogna dimenticare questi avvenimenti. Qualcuno disse: “Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre, l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre, l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste, viva l'Italia, l'Italia che resiste.”. Questo deve essere un inno che deve rimanere nel nostro cuore. Ci deve far pensare e specialmente ricordare cosa è successo 41 anni fa. Ci deve far andare avanti e ci deve spianare la strada per cercare di conquistare e di creare un Italia migliore. Un Italia che punisca questi attentati, che punisca queste stragi. Un Italia che si renda conto di quanto è bella e di quanto è amata. Tutto questo potrebbe già iniziare tra 2 giorni. Potrebbe essere il trampolino di lancio per l’Italia che tutti noi sogniamo. Un Italia vera, Un Italia che non dimentica e ha tanta voglia di andare avanti, un Italia che resiste, L’Italia degli ITALIANI.